
“Core a zon’”.
Ora è chiaro.
La morte è il ricatto di Dio
da cui l’uomo non si sottrae
se non per sua sponte,
anticipando il tempo.
Ora ricordo.
La fonte da cui tutto deriva
il consolabile e l’inconsolabile disegno divino
aspetta sul fronte il primo passo
per non sporcarsi le mani.
Non ho nient’altro che scorie di lucidità rattoppate come medaglie al petto.
Sento scosse, impeti tamburellanti
di pioggia battente furore.
La paura incassata nel cuore
naviga a vista di disperazione.
Senti come suona questa canzone!
Batte un ritmo d’ipertensione.
Prima che sovvenga presto
l’ultimo desiato respiro,
accendete luci e colori
e fate musica, Maestro!
Giovanni Battista Pagliuso
15/02/1994
Via V. Emanuele 9, Liberi ( CE )
skizzo.94@hotmail.it / 3348730263
Nessun Commento